Concetto Strategico 2010

Approvato dai Capi di Stato e di Governo della NATO al vertice di Lisbona, Portogallo, 19 novembre 2010

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IMPEGNO ATTIVO, DIFESA MODERNA

Prefazione
Noi, i Capi di Stato e di Governo delle nazioni della NATO, siamo determinati a far sì che la NATO continui a giocare il suo ruolo unico ed essenziale nel garantire la nostra difesa e sicurezza comuni. Questo Concetto Strategico guiderà la prossima fase dell’evoluzione della NATO, così che essa continui ad essere efficace in un mondo che cambia, contro nuove minacce, con nuove capacità e nuovi partner:

  • Riconferma l’obbligo tra le nostre nazioni a difendersi l’un l’altra da un attacco, anche contro le nuove minacce alla sicurezza dei nostri cittadini.
  • Impegna l’Alleanza a prevenire crisi, gestire conflitti e stabilizzare situazioni post-conflittuali, anche lavorando più strettamente con i nostri partner internazionali, in primo luogo le Nazioni Unite e l’Unione Europea.
  • Offre ai nostri partner nel mondo un maggiore impegno politico con l’Alleanza, ed un ruolo effettivo nel delineare le operazioni a guida NATO alle quali essi contribuiscono.
  • Impegna la NATO nell’obiettivo di creare le condizioni per un mondo senza armi nucleari – ma riconferma che, finché vi saranno armi nucleari nel mondo, la NATO rimarrà un’Alleanza nucleare.
  • Ribadisce il nostro fermo impegno a mantenere aperta la porta della NATO a tutte le democrazie europee che rispondono ai criteri dell’adesione, poiché l’allargamento contribuisce al nostro obiettivo di un’Europa unica, libera ed in pace.
  • Impegna la NATO ad una riforma continua per un’Alleanza più efficace, efficiente e flessibile, così che i nostri contribuenti possano trarre la massima sicurezza dal denaro che essi investono nella difesa.
  • I cittadini dei nostri paesi confidano nella NATO per difendere le nazioni Alleate, dispiegare consistenti forze militari dove e quando richiesto per la nostra sicurezza, e contribuire a promuovere la sicurezza comune con i nostri partner nel mondo. Mentre il mondo cambia, la missione fondamentale della NATO rimarrà la stessa: assicurare che l’Alleanza resti una comunità senza pari di libertà, pace, sicurezza e valori condivisi.

Compiti e principi fondamentali

1. Lo scopo fondamentale e duraturo della NATO è salvaguardare la libertà e la sicurezza di tutti i suoi membri con mezzi politici e militari. Oggi, l’Alleanza rimane una fonte essenziale di stabilità in un mondo imprevedibile.
2. Gli stati membri della NATO formano una comunità di valori unica nel suo genere, devota ai principi di libertà individuale, democrazia, diritti umani e dello stato di diritto. L’Alleanza è fermamente impegnata per le finalità e i principi della Carta delle Nazioni Unite ed del Trattato di Washington, il quale afferma la responsabilità primaria del Consiglio di Sicurezza per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionali.
3. I legami politici e militari tra l’Europa ed il Nord America sono stati forgiati nella NATO sin dalla fondazione dell’Alleanza nel 1949; il legame transatlantico rimane più forte ed importante che mai per la salvaguardia della pace e della sicurezza euro-atlantiche. La sicurezza dei membri della NATO su entrambe le sponde dell’Atlantico è indivisibile. Continueremo a difenderla insieme, sulla base della solidarietà, di finalità condivise e di una equa ripartizione delle responsabilità.
4. Il moderno contesto di sicurezza presenta una serie ampia e mutevole di sfide alla sicurezza del territorio e delle popolazioni della NATO. Al fine di garantire la loro sicurezza, l’Alleanza ha il dovere e la volontà di continuare ad adempiere efficacemente a tre compiti essenziali che contribuiscono alla salvaguardia dei membri dell’Alleanza, sempre nel rispetto del diritto internazionale:

a. Difesa collettiva. I membri della NATO si presteranno sempre mutua assistenza contro un attacco, in conformità all’articolo 5 del Trattato di Washington. Questo impegno rimane fermo e vincolante. La NATO assumerà misure di deterrenza e di difesa contro qualsiasi minaccia di aggressione, e contro le sfide emergenti di sicurezza laddove minaccino la sicurezza fondamentale di singoli Alleati o dell’Alleanza nel suo complesso.

b. Gestione delle crisi. La NATO dispone di un insieme di uniche e solide capacità politiche e militari per fronteggiare l’intero spettro delle crisi – prima, durante e dopo i conflitti. La NATO impiegherà attivamente una combinazione appropriata di quegli strumenti politici e militari per contribuire alla gestione di crisi emergenti potenzialmente in grado di ripercuotersi sulla sicurezza dell’Alleanza, prima che queste degenerino in conflitti; per fermare conflitti in corso ove questi coinvolgano la sicurezza dell’Alleanza; e per contribuire al consolidamento della stabilità in situazioni post-conflittuali ove ciò contribuisca alla sicurezza euro-atlantica.

c. Sicurezza cooperativa. L’Alleanza è interessata da, e può a sua volta influenzare, gli sviluppi politici e di sicurezza al di là delle proprie frontiere. L’Alleanza si impegnerà attivamente a rafforzare la sicurezza internazionale, attraverso partenariati con paesi rilevanti e con altre organizzazioni internazionali; contribuendo attivamente al controllo delle armi, alla non proliferazione ed al disarmo; e mantenendo la porta aperta all’adesione all’Alleanza a tutte le democrazie europee che rispondono ai requisiti della NATO.

5. La NATO rimane l’unico e fondamentale forum transatlantico per consultazioni su tutte le questioni che riguardano l’integrità territoriale, l’indipendenza politica e la sicurezza dei suoi membri, come disposto dall’articolo 4 del Trattato di Washington. Ogni questione di sicurezza che sia d’interesse per un Alleato può essere portata al tavolo della NATO, per condividere informazioni, scambiare punti di vista e, laddove opportuno, elaborare approcci comuni.
6. Al fine di realizzare l’intera gamma delle missioni della NATO nella maniera più efficace ed efficiente possibile, gli Alleati si impegneranno in un processo continuo di riforma, di modernizzazione e di trasformazione.

Lo scenario di sicurezza

7. Oggi, l’area euro-atlantica è in pace e la minaccia di un attacco convenzionale contro il territorio della NATO è bassa. Questo è un successo storico per le politiche di difesa robusta, integrazione euro-atlantica e partenariato attivo che hanno guidato la NATO per più di mezzo secolo.
8. Nondimeno, la minaccia convenzionale non può essere ignorata. In un gran numero di regioni e paesi nel mondo si assiste all’acquisizione di effettive e moderne capacità militari con conseguenze per la stabilità internazionale e la sicurezza euro-atlantica che sono difficili da prevedere. Ciò include la proliferazione di missili balistici, che costituisce una minaccia reale e crescente all’area euro-atlantica.
9. La proliferazione di ordigni nucleari e di altre armi di distruzione di massa, e dei loro vettori, minaccia conseguenze incalcolabili per la stabilità e la prosperità a livello globale. Nel prossimo decennio, la proliferazione sarà più acuta in alcune delle regioni più instabili del mondo.
10. Il terrorismo pone una minaccia diretta alla sicurezza dei cittadini dei paesi della NATO e, più in generale, alla stabilità ed alla prosperità internazionali. I gruppi estremisti continuano a diffondersi in direzione e all’interno di aree d’importanza strategica per l’Alleanza, e la tecnologia moderna aumenta la minaccia e l’impatto potenziale di attacchi terroristici, in particolare laddove i terroristi acquisissero capacità nucleari, chimiche, biologiche o radiologiche.
11. Instabilità o conflitti oltre le frontiere della NATO possono minacciare direttamente la sicurezza dell’Alleanza, anche alimentando l’estremismo, il terrorismo e le attività illegali transnazionali come il traffico di armi, di narcotici e di esseri umani.
12. Gli attacchi cibernetici stanno diventando più frequenti, organizzati, e costosi per i danni che causano alle amministrazioni governative, alle imprese, alle economie e, potenzialmente, anche alle reti di trasporto ed approvvigionamento e ad altre infrastrutture critiche; essi possono raggiungere una soglia tale da minacciare la prosperità, la sicurezza e la stabilità nazionali ed euro-atlantiche. Le forze armate ed i servizi di intelligence stranieri, la criminalità organizzata, i gruppi terroristici o estremistici possono ognuna essere la causa di simili attacchi.
13. Tutti i paesi fanno sempre più affidamento sulle vie di comunicazione, di trasporto o di transito dalle quali dipendono il commercio internazionale, la sicurezza energetica e la prosperità. Esse richiedono maggiori sforzi internazionali per assicurarne la resilienza in caso di attacco o interruzione. Per i loro bisogni energetici, alcuni paesi della NATO accresceranno la loro dipendenza da fornitori di energia stranieri e, in alcuni casi, da reti di fornitura e distribuzione di energia estere. Mentre una quota sempre maggiore del consumo globale è trasportata attraverso il pianeta, gli approvvigionamenti energetici diventano sempre più esposti a interruzioni.
14. Diverse tendenze tecnologiche di rilievo – incluso lo sviluppo di armi laser, di tecniche di guerra elettronica e di tecnologie che ostacolano l’accesso allo spazio – sembrano destinate ad avere effetti globali che avranno un impatto sulla pianificazione e sulle operazioni militari della NATO.
15. Importanti vincoli ambientali e di risorse, ivi inclusi i rischi sanitari, il cambiamento climatico, la scarsità d’acqua e le crescenti necessità energetiche contribuiranno a delineare il futuro contesto di sicurezza in aree d’interesse per la NATO ed hanno il potenziale di influire significativamente sulla pianificazione e sulle operazioni della NATO.

Difesa e deterrenza

16. La principale responsabilità dell’Alleanza è proteggere e difendere il nostro territorio e le nostre popolazioni contro un attacco, come disposto dall’articolo 5 del Trattato di Washington. L’Alleanza non considera suo avversario nessun paese. Tuttavia, nulla dovrebbe dubitare della risolutezza della NATO nel caso in cui la sicurezza di uno dei suoi paesi membri venisse minacciata.
17. La deterrenza, basata su una appropriata combinazione di capacità nucleari e convenzionali, resta un elemento fondamentale della nostra strategia complessiva. Le circostanze nelle quali un ricorso alle armi nucleari potrebbe essere contemplato sono estremamente remote. Finché esisteranno armi nucleari, la NATO rimarrà un’alleanza nucleare.
18. La suprema garanzia della sicurezza degli Alleati è fornita dalle forze nucleari strategiche dell’Alleanza, in particolare da quelle degli Stati Uniti; le forze nucleari strategiche indipendenti del Regno Unito e della Francia, che hanno un ruolo di deterrenza proprio, contribuiscono alla deterrenza ed alla sicurezza complessive degli Alleati.
19. Garantiremo che la NATO disponga della gamma completa delle capacità necessarie per la deterrenza e la difesa contro qualsiasi minaccia all’incolumità ed alla sicurezza delle nostre popolazioni. Pertanto, noi:

  • manterremo una combinazione appropriata di forze nucleari e convenzionali;
  • manterremo la capacità di sostenere simultaneamente operazioni congiunte e diverse operazioni di minore entità per la difesa collettiva e la risposta alle crisi, anche a distanza strategica;
  • svilupperemo e manterremo forze convenzionali robuste, mobili e proiettabili sia per l’esercizio delle nostre responsabilità attinenti all’articolo 5, che per le operazioni expeditionary dell’Alleanza, anche con la NATO Response Force;
  • procederemo all’addestramento, alle esercitazioni, alle pianificazioni di contingenza ed allo scambio di informazioni necessari ad assicurare la nostra difesa contro l’intera gamma delle sfide convenzionali ed emergenti alla sicurezza, e forniremo garanzie e rinforzi appropriati e consistenti per tutti gli Alleati;
  • garantiremo la più ampia partecipazione possibile degli Alleati alla pianificazione di difesa collettiva sui ruoli nucleari, al posizionamento di forze nucleari in tempo di pace ed ai meccanismi relativi al comando, al controllo e alle consultazioni;
  • svilupperemo la capacità di proteggere le nostre popolazioni e i nostri territori contro un attacco di missili balistici quale elemento centrale della nostra difesa collettiva, che contribuisce alla sicurezza indivisibile dell’Alleanza. Ricercheremo attivamente una cooperazione con la Russia ed altri partner euro-atlantici nel campo della difesa missilistica;
  • svilupperemo ulteriormente la capacità della NATO di difendersi dalla minaccia di armi di distruzione di massa chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari;
  • continueremo a sviluppare la nostra capacità di prevenzione, individuazione, contrasto e recupero da attacchi cibernetici, anche ricorrendo al processo di pianificazione NATO per espandere e coordinare le capacità nazionali di difesa cibernetica, ponendo gli organismi della NATO sotto una protezione cibernetica centralizzata e meglio integrando le funzioni di cyber awareness, allerta e risposta della NATO con quelle dei paesi membri;
  • rafforzeremo la capacità di individuare e contrastare il terrorismo internazionale, anche attraverso un’analisi intensificata della minaccia, maggiori consultazioni con i nostri partner, e lo sviluppo di capacità militari appropriate, anche contribuendo alla formazione di forze locali nel campo della difesa contro il terrorismo;
  • svilupperemo la nostra capacità di contribuire alla sicurezza energetica, anche mediante la protezione di infrastrutture critiche e di zone e vie di transito critiche, la cooperazione con i partner e le consultazioni tra Alleati sulla base di valutazioni strategiche e di piani di circostanza;
  • assicureremo che l’Alleanza sia all’avanguardia nella valutazione dell’impatto sulla sicurezza delle tecnologie emergenti, e che la pianificazione militare tenga conto delle minacce potenziali;
  • sosterremo i livelli necessari di spesa per la difesa, affinché le nostre forze armate dispongano di risorse sufficienti;
  • continueremo ad esaminare la postura generale della NATO nel dissuadere e contrastare l’intero raggio delle minacce contro l’Alleanza, tenendo conto dei mutamenti di un contesto di sicurezza internazionale in evoluzione.

La sicurezza attraverso la gestione di crisi
20. Le crisi ed i conflitti al di là delle frontiere della NATO possono presentare una minaccia diretta per la sicurezza del territorio e delle popolazioni dei paesi dell’Alleanza. Di conseguenza, la NATO s’impegnerà, laddove possibile e quando necessario, a prevenire crisi, a gestire crisi, a stabilizzare situazioni post-conflittuali ed a contribuire alla ricostruzione.
21. Le lezioni apprese dalle operazioni della NATO, in particolare in Afghanistan e nei Balcani Occidentali, dimostrano chiaramente che un approccio globale politico, civile e militare è necessario per una gestione efficace delle crisi. L’Alleanza si impegnerà attivamente con altri attori internazionali prima, durante e dopo le crisi, per promuovere la collaborazione nell’analisi, nella pianificazione e nella conduzione di attività sul terreno, al fine di massimizzare la coerenza e l’efficacia dell’azione internazionale complessiva.
22. Il modo migliore per gestire i conflitti è prevenirne il sopraggiungere. La NATO monitorerà ed analizzerà costantemente il contesto internazionale per anticipare le crisi e, laddove opportuno, prendere misure attive per evitare che esse si tramutino in conflitti veri e propri.
23. Ove la prevenzione dei conflitti non avesse successo, la NATO sarà preparata e capace di gestire conflitti in corso. La NATO possiede capacità di gestione dei conflitti uniche nel loro genere, ivi inclusa una capacità senza eguali di proiettare e sostenere sul terreno forze militari robuste. Le operazioni che la NATO conduce hanno dato prova del contributo indispensabile che l’Alleanza può apportare agli sforzi internazionali di gestione dei conflitti.
24. Anche dopo la fine di un conflitto, la comunità internazionale deve spesso fornire un sostegno continuo al fine di creare le condizioni per una stabilità duratura. La NATO sarà preparata e capace di contribuire alla stabilizzazione ed alla ricostruzione, in cooperazione e consultazione strette, ove possibile, con altri attori internazionali rilevanti.
25. Al fine di essere efficace lungo l’intero spettro della gestione delle crisi, noi:

  • rafforzeremo la condivisione di intelligence in seno alla NATO, per meglio predire la possibile comparsa delle crisi e per meglio prevenirle;
  • svilupperemo ulteriormente la dottrina e le capacità militari per le operazioni di spedizione, ivi incluse quelle di contro-insurrezione, di stabilizzazione e di ricostruzione;
  • creeremo un’appropriata ma modesta capacità civile di gestione delle crisi per interagire più efficacemente con i partner civili, sulla base delle lezioni apprese dalle operazioni a guida NATO. Questa capacità potrà anche essere impiegata per pianificare, condurre e coordinare attività civili finché le condizioni permetteranno il trasferimento di tali responsabilità e compiti ad altri attori;
  • rafforzeremo la pianificazione civile-militare integrata per lo spettro completo delle crisi;
  • svilupperemo la nostra capacità a formare e sviluppare forze locali in aree di crisi, affinché le autorità locali siano in grado, il più rapidamente possibile, di mantenere la sicurezza senza assistenza internazionale;
  • identificheremo e formeremo specialisti civili provenienti dagli Stati membri, i quali saranno messi a disposizione in vista di un dispiegamento rapido da parte degli Alleati per missioni precise e saranno in grado di operare a fianco dei nostri militari e di specialisti civili dei paesi o delle istituzioni partner;
  • allargheremo e intensificheremo le consultazioni politiche tra gli Alleati e con i partner, sia su una base regolare, sia durante tutti gli stadi di una crisi – prima, durante e dopo.

Promuovere la sicurezza attraverso la cooperazione
Il controllo degli armamenti, il disarmo e la non-proliferazione
26. La NATO cerca di assicurare la sua sicurezza al livello delle forze il più basso possibile. Il controllo degli armamenti, il disarmo e la non proliferazione contribuiscono alla pace, alla sicurezza ed alla stabilità e dovrebbero garantire una sicurezza non diminuita per tutti i paesi membri dell’Alleanza. Continueremo a svolgere la nostra parte nel rafforzamento del controllo degli armamenti e nella promozione del disarmo sia delle armi convenzionali che di quelle di distruzione di massa, così come negli sforzi di non proliferazione:

  • Siamo determinati a ricercare un mondo più sicuro per tutti ed a creare le condizioni per un mondo senza armi nucleari, conformemente agli obiettivi del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, secondo un approccio che favorisce la stabilità internazionale, e che si fonda sul principio di una sicurezza non diminuita per tutti.
  • A seguito dei mutamenti intervenuti nel contesto di sicurezza dalla fine della Guerra Fredda, abbiamo ridotto radicalmente il numero di armi nucleari stazionate in Europa, così come la nostra dipendenza, nella strategia della NATO, dalle armi nucleari. Cercheremo di creare le condizioni per ulteriori riduzioni nel futuro.
  • Per qualsiasi riduzione futura, il nostro obiettivo dovrebbe essere un accordo con la Russia nel quale essa accetti di aumentare la trasparenza sulle sue armi nucleari in Europa e di ridispiegarle a distanza dal territorio dei paesi membri della NATO. Qualsiasi ulteriore misura dovrà tenere conto della disparità con le riserve d’armi nucleari a corto raggio, più numerose da parte russa.
  • Siamo impegnati nel controllo degli armamenti convenzionali, che fornisce prevedibilità e trasparenza e costituisce un mezzo per mantenere gli armamenti al livello minimo possibile per la stabilità. Lavoreremo per rafforzare il regime di controllo degli armamenti convenzionali in Europa, sulla base della reciprocità, della trasparenza e del consenso del paese ospite.
  • Esamineremo le modalità con le quali i nostri mezzi politici e le nostre capacità militari possono contribuire agli sforzi internazionali di lotta contro la proliferazione.
  • Le decisioni nazionali in materia di controllo degli armamenti e di disarmo possono incidere sulla sicurezza di tutti i paesi membri dell’Alleanza. Su tali questioni, siamo impegnati a mantenere consultazioni appropriate tra Alleati, e ad intensificarle se necessario.

La porta aperta
27. L’allargamento della NATO ha contribuito concretamente alla sicurezza degli Alleati; la prospettiva di un ulteriore allargamento e lo spirito di sicurezza cooperativa hanno consentito un maggiore avanzamento della stabilità in Europa. Il nostro obiettivo di un’Europa unita e libera, e che condivide valori comuni, sarà servito al meglio dall’effettiva integrazione nelle strutture euro-atlantiche di tutti i paesi europei che lo desiderino.

  • La porta all’adesione alla NATO resta completamente aperta a tutte le democrazie europee che condividono i valori della nostra Alleanza, desiderose e capaci di assumere le responsabilità e gli obblighi della membership e la cui inclusione può contribuire alla sicurezza ed alla stabilità comuni.

I partenariati
28. La promozione della sicurezza euro-atlantica è garantita al meglio attraverso un’ampiab rete di relazioni di partenariato con paesi ed organizzazioni a livello globale. Tali partenariati apportano un contributo concreto e prezioso al successo dei compiti fondamentali della NATO.
29. Il dialogo e la cooperazione con i partner possono offrire un concreto contributo alla difesa dei valori su cui l’Alleanza è basata, alle operazioni della NATO ed alla preparazione delle nazioni interessate alla membership della NATO. Tali relazioni saranno basate su reciprocità, mutuo beneficio e mutuo rispetto.
30. Rafforzeremo i nostri partenariati attraverso formati flessibili, che uniscono NATO e partner, attraverso ed oltre gli schemi già esistenti:

  • Siamo preparati a sviluppare politiche di dialogo politico e cooperazione pratica con ogni nazione e organizzazione a livello mondiale che condivide il nostro interesse a relazioni internazionali pacifiche.
  • Saremo aperti alla consultazione con ogni paese partner su questioni di sicurezza d’interesse comune.
  • Daremo ai nostri partner nelle operazioni un ruolo strutturale nella formulazione della strategia e delle decisioni riguardanti le missioni condotte dalla NATO a cui essi contribuiscono.
  • Svilupperemo ulteriormente i nostri partenariati già esistenti, preservandone la specificità.

31. La cooperazione tra la NATO e le Nazioni Unite continua a fornire un contributo sostanziale alla sicurezza nelle operazioni nel mondo. L’Alleanza punta ad approfondire il dialogo politico e la cooperazione pratica con l’ONU, come stabilito nella dichiarazione sottoscritta dalle due organizzazioni nel 2008, anche attraverso:

  • un legame rafforzato tra i Quartier Generali delle due organizzazioni;
  • consultazioni politiche più regolari;
  • una cooperazione pratica rafforzata nella gestione delle crisi dove entrambe le organizzazioni sono impegnate.

32. Un’Unione Europea attiva ed efficace contribuisce alla sicurezza complessiva dell’area euro-atlantica. Pertanto, l’UE costituisce un partner unico ed essenziale per la NATO. Le due organizzazioni hanno in comune la maggioranza dei loro membri, e tutti i loro membri condividono gli stessi valori. La NATO riconosce l’importanza di una difesa europea più forte e capace. Diamo il benvenuto all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che offre un quadro per il rafforzamento della capacità dell’UE di fronteggiare sfide di sicurezza comuni. Gli Alleati non membri dell’UE apportano un contributo significativo a questo sforzo. Per il partenariato strategico tra la NATO e l’UE, il loro più pieno coinvolgimento in questi sforzi è essenziale. La NATO e l’UE possono e devono svolgere ruoli complementari e di reciproco rafforzamento, in sostegno alla pace ed alla sicurezza internazionali. Siamo determinati a fornire il nostro contributo per creare circostanze più favorevoli attraverso cui:

  • rafforzeremo pienamente il partenariato strategico con l’UE, nello spirito di piena apertura reciproca, trasparenza, complementarietà e un rispetto per l’autonomia e l’integrità istituzionale delle due organizzazioni;
  • amplieremo la nostra cooperazione pratica nelle operazioni, attraverso l’intero spettro di crisi, dalla pianificazione coordinata al reciproco supporto sul campo;
  • allargheremo le nostre consultazioni politiche per includervi tutte le questioni d’interesse comune, al fine di condividere valutazioni e prospettive;
  • coopereremo più intensamente per lo sviluppo delle capacità, in modo da ridurre al minimo le duplicazioni e da massimizzare il costo-efficacia.

33. La cooperazione NATO-Russia riveste un’importanza strategica, poiché contribuisce alla creazione di uno spazio comune di pace, stabilità e sicurezza. La NATO non costituisce alcuna minaccia per la Russia. Al contrario, desideriamo un vero partenariato strategico tra la NATO e la Russia, ed agiremo di conseguenza, con una prospettiva di reciprocità da parte della Russia.
34. La relazione NATO-Russia si fonda sugli obiettivi, i principi e gli impegni enunciati nel NATO-Russia Founding Act e nella Dichiarazione di Roma, per quanto riguarda soprattutto il rispetto dei principi democratici e la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti gli stati dell’area euro-atlantica. Malgrado divergenze su specifiche questioni, restiamo convinti che la sicurezza della NATO e quella della Russia siano correlate e che un partenariato forte e costruttivo, basato sulla fiducia reciproca, la trasparenza e la prevedibilità, possa servire al meglio la nostra sicurezza. Siamo determinati a:

  • rafforzare le consultazioni politiche e la cooperazione pratica con la Russia in aree di comune interesse, inclusa la difesa missilistica, l’antiterrorismo, la lotta al narcotraffico, il contrasto alla pirateria e la promozione di una più ampia sicurezza internazionale;
  • utilizzare tutto il potenziale del Consiglio NATO-Russia per il dialogo e l’azione congiunta con la Russia.

35. Il Consiglio di Partenariato Euro-Atlantico ed il Partenariato per la Pace sono centrali nella nostra visione di un’Europa unita, libera e in pace. Siamo fermamente impegnati nello sviluppo di relazioni di amicizia e di cooperazione con tutti i paesi del Mediterraneo, ed intendiamo sviluppare ulteriormente il Dialogo Mediterraneo negli anni a venire. Attribuiamo una grande importanza alla pace ed alla stabilità nella regione del Golfo, e intendiamo rafforzare la nostra cooperazione nel quadro dell’Iniziativa di Cooperazione di Istanbul. Intendiamo:

  • rafforzare le consultazioni e la cooperazione militare pratica con i nostri partner in seno al Consiglio di Partenariato Euro-Atlantico;
  • proseguire e sviluppare i partenariati con l’Ucraina e con la Georgia in seno alle Commissioni NATO-Ucraina e NATO-Georgia, sulla base della decisione presa dalla NATO al vertice di Bucarest nel 2008 e tenendo conto dell’orientamento o dell’aspirazione euro-atlantica di ciascuno di questi paesi;
  • facilitare l’integrazione euro-atlantica dei Balcani Occidentali, allo scopo di assicurarvi pace e stabilità durature, sulla base di valori democratici, cooperazione regionale e relazioni di buon vicinato;
  • approfondire la cooperazione con gli attuali membri del Dialogo Mediterraneo e restare aperti all’inclusione nel Dialogo Mediterraneo di altri paesi della regione;
  • sviluppare un partenariato di sicurezza più approfondito con i nostri partner del Golfo e restare pronti ad accogliere nuovi partner in seno all’Iniziativa di Cooperazione di Istanbul.

Riforma e Trasformazione
36. Unica nella Storia, la NATO è un’Alleanza di sicurezza che schiera forze militari in grado di operare insieme in ogni contesto; che può controllare operazioni ovunque attraverso la sua struttura di comando militare integrato; e che ha a sua disposizione capacità fondamentali che pochi Alleati posso permettersi singolarmente.
37. La NATO deve disporre di risorse sufficienti – finanziarie, militari ed umane – per eseguire le proprie missioni, che sono essenziali per la sicurezza delle popolazioni e del territorio dei paesi dell’Alleanza. Queste risorse devono tuttavia essere utilizzate nella maniera più efficiente ed efficace possibile. Noi:

  • massimizzeremo la proiettabilità delle nostre forze e la loro capacità di sostenere operazioni sul campo, anche attraverso sforzi mirati a raggiungere gli obiettivi NATO relativi alla usability targets;
  • garantiremo la massima coerenza nella pianificazione di difesa, ridurremo le duplicazioni non necessarie e focalizzeremo lo sviluppo delle nostre capacità su requisiti moderni;
    svilupperemo e renderemo operative le capacità congiunte, per ragioni di costo-efficacia e come manifestazione di solidarietà;
  • preserveremo e rafforzeremo le capacità, gli standard, le strutture e le procedure di finanziamento comuni che ci uniscono;
  • ci impegneremo in un processo di riforma continua per ottimizzare le strutture, migliorare i metodi di lavoro e massimizzare l’efficienza.

Un’Alleanza per il XXI secolo
38. Noi, leader politici della NATO, siamo determinati a continuare il rinnovamento della nostra Alleanza affinché essa sia adeguata allo scopo di affrontare le sfide alla sicurezza del XXI secolo. Siamo fermamente impegnati a preservare la sua efficacia quale Alleanza politico-militare più di successo a livello mondiale. La nostra Alleanza costituisce una fonte di speranza poiché si basa sui valori comuni di libertà individuale, democrazia, diritti umani e stato di diritto, e poiché il nostro obiettivo comune – essenziale ed immutabile – è quello di salvaguardare la libertà e la sicurezza dei suoi membri. Questi valori e obiettivi sono universali e perpetui, e noi siamo determinati a difenderli attraverso unità, solidarietà, forza e risolutezza.