Il 4 aprile 2009 ha rappresentato un momento storico sia per l’Albania che per la NATO. In realtà, l’adesione alla NATO va oltre la mera interoperabilità e sviluppo delle nostre capacità militari. Essa implica l’adesione alla comunità delle democrazie più avanzate ed ai nostri comuni valori di pace e sicurezza. Una visione della vita, basata sul libero mercato e sullo sviluppo economico. Dopo 20 anni di processo di integrazione Euro-Atlantica, oggi i Balcani Occidentali sono più sicuri e stabili, con nuove democrazie che hanno trovato fondamento su libere competizioni elettorali.
Tuttavia, l’integrazione Euro-Atlantica dei Balcani occidentali non è ancora pienamente raggiunta e costituisce un “lavoro incompiuto” che l’Unione Europea e la NATO devono affrontare al più presto al fine di evitare che le sfide del presente scenario di sicurezza possano influenzare la naturale conclusione del processo di integrazione della regione.
Albania
A questo proposito, l’Albania ha un ruolo fondamentale da svolgere. Va osservato come in Albania l’aspirazione all’ingresso nella NATO e nell’Unione Europea abbia sempre registrato la quasi totalità dei consensi nella pubblica opinione, rappresentando così un modello di riferimento per gli altri paesi della regione. Peraltro, dal 4 aprile 2009, l’Albania ha accresciuto significativamente il suo status regionale e internazionale. Attualmente, l’Albania partecipa attivamente in diverse operazione di mantenimento della pace, così come a rilevanti iniziative internazionali quali l’Adriatic Charter.
Inoltre, l’Albania è l’unico paese al mondo che si ritrova circondato da connazionali, essendovi milioni di albanesi che vivono al di fuori della madrepatria ma nei paesi limitrofi. Questo fornisce all’Albania una leva strategica nella regione, che dovrà essere gestita dalle istituzioni albanesi con senso di responsabilità, in quanto potrebbe trasformarsi in una sfida per la sicurezza per la regione, qualora sfruttata per rivendicazioni nazionalistiche. Tuttavia, tale presenza offre all’Albania un importante ruolo nel futuro sviluppo dei Balcani occidentali che non potrà essere trascurato.
Le sfide alla sicurezza: una prospettiva dalla regione
Nell’attuale scenario di sicurezza le Istituzioni Euro-Atlantiche dovranno confrontarsi con nuove sfide e minacce alla sicurezza che rischiano di condizionare in futuro la stessa stabilità dei Balcani occidentali.
I drammatici eventi in Ucraina rendono ancora più urgente rilanciare l’integrazione dei paesi dei Balcani occidentali nelle istituzioni Euro-Atlantiche. Sigillando così le coste balcaniche nel mare Adriatico da una possibile influenza revanscista russa.
In questa prospettiva, è opportuno che l’imminente vertice della NATO in Galles, inviti definitivamente il Montenegro ad aderire all’Alleanza.
Inoltre, a 100 anni dallo scoppio della prima guerra mondiale, è necessario evitare qualsiasi scenario di Crimea nei Balcani. A tal proposito, la situazione della Bosnia-Erzegovina è motivo di preoccupazione e andrà evitato che la Repubblica Srspka possa essere utilizzata come una nuova Crimea.
Sarà, pertanto, opportuno rafforzare la cooperazione regionale con la Serbia, anche al fine di aiutare il paese a compiere con saggezza la sua scelta geopolitica naturale.
Inoltre, il settore energetico trova nei Balcani un crocevia di gasdotti vitali con rilevanza strategica per la prosperità e la stabilità continentale.
Infine, la sicurezza nel mare Adriatico appare sempre più strettamente legata alla sicurezza nel Mediterraneo. Nel prossimo futuro le istituzioni Euro-Atlantiche saranno chiamate ad affrontare crescenti sfide e responsabilità, in particolare nel Mediterraneo e Medio Oriente.
Il Coordinatore Antiterrorismo dell’Unione Europea ha recentemente informato i governi europei che oltre 2.000 combattenti islamici stanno lasciando la Siria per tornare in Europa. Si prevede che stazionino anche in Bosnia, Kosovo e nella regione del Sangiaccato.
Al di là delle alle azioni di contrasto al terrorismo, andranno affrontati con urgenza rilevanti aspetti giuridici e giudiziari che devono essere risolti con urgenza al fine di perseguire il fenomeno terroristico con norme giuridiche efficaci.
Conclusione
Nell’attuale scenario di sicurezza, la NATO e l’Unione Europea non possono permettersi di ignorare gli sviluppi in corso nella regione orientale e meridionale. In un mondo sempre più globalizzato e interconnesso, le sfide e le minacce che origineranno potranno essere affrontate efficacemente solo attraverso un approccio cooperativo di sicurezza, secondo quanto indicato dal Concetto Strategico della NATO.
Alla vigilia dell’insediamento di nuovi rappresentanti europei a Bruxelles, ed in occasione del 65° anniversario della NATO, del 20° anniversario del Partenariato per la Pace, e della celebrazione dei diversi cicli di allargamenti, è in questo nuovo scenario di sicurezza che le istituzioni Euro-Atlantiche saranno chiamate ad aggiornare i loro tradizionali strumenti e programmi di azione, al fine di promuovere quei valori Euro-Atlantici di pace e di sicurezza, con l’obiettivo di far rivivere la storia di successo dei Balcani.
Intervento sul tema Sfide per la sicurezza: una prospettiva dalla regione, Istituto Albanese per gli Studi Internazionali, Tirana, 15 aprile 2014.