Riflessioni del terzo dopoguerra

Riflessioni del terzo dopoguerra_ coverNel suo ultimo volume “Riflessioni del terzo dopoguerra”, il Prof. Antongiulio De’Robertis prende in esame gli sviluppi dei rapporti internazionali negli anni successivi alla fine della guerra fredda, illustrando le ragioni della mancata realizzazione di un nuovo ordine mondiale basato sul rispetto del diritto e su un efficace sistema di sicurezza collettiva. La guerra fredda si concludeva nell’ultima decade dell’interminabile XX secolo con la prospettiva di una pace diversa da tutte le precedenti e in grado di dar vita ad un nuovo ordine internazionale, in cui i rapporti fra gli stati si sarebbero fondati sul rispetto del diritto e su un efficace sistema di sicurezza collettiva. Si trattava di un programma non nuovo perché già annunciato, sia pur senza pieno compimento, nel 1919 e nel 1945. In questo terzo dopoguerra, la risoluzione 687 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU del novembre 1990 e la successiva coralità della reazione della comunità internazionale all’aggressione irachena nei confronti del Kuwait davano l’impressione che alla creazione del nuovo ordine internazionale si stesse offrendo concretamente una terza chance. Gli ulteriori sviluppi dei rapporti internazionali hanno tuttavia deluso queste aspettative.

Antongiulio De’Robertis è professore ordinario di Storia dei Trattati e Politica Internazionale all’Università di Bari e coordinatore dell’Osservatorio Balcanico Eusino Danubiano della stessa Università. È vice presidente del Comitato Atlantico Italiano e dell’International Institute for Peace di Vienna. È stato segretario generale fondatore della Fondazione De Gasperi e membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto di Studi Giuridici Internazionali del CNR. Ha fatto parte della Commissione Fulbright per le relazioni culturali tra Italia e Stati Uniti. Ha tenuto e tiene lezioni e seminari presso “La Sapienza” Università di Roma, l’Università Cattolica e l’ISPI di Milano, presso la Georgetown University di Washington e presso le Università Statali di Milano e di San Pietroburgo.