Raccontare attraverso il dramma dei profughi la crisi siriana: è questo il senso del libro/reportage Siria in fuga di Laura Tangherlini, giornalista della redazione esteri di Rainews 24.
Da due anni a questa parte infatti le notizie e le immagini del conflitto siriano rischiano di generare nel pubblico un senso di assuefazione alla lunga lista di distruzioni, vittime e scontri nelle località della Siria. Luoghi come Homs, Aleppo, Quasyr se da una parte evocano tutta la nostra impotenza di fronte al conflitto dall’altro rischiano di sembrarci sempre più distanti.
Ed è così che Laura Tangherlini sin dalla scelta della copertina, dove è ritratto un bambino in braccio ad una donna, coglie i protagonisti che più di tutti stanno subendo sulla loro pelle le conseguenze della crisi in Siria: i bambini. Un’intera generazione alla quale la guerra ha tolto tutto, gli affetti, la casa, la scuola e i giochi.
Attraverso una serie di interviste che l’autrice realizza in arabo con differenti famiglie di profughi siriani, sia in Libano che in Giordania, ci si rende conto di quali e quanti sforzi le organizzazioni umanitarie stiano cercando di metter in campo per garantire, pur in circostanze impensabili, la continuità con la vita e con la normalità.
Si cerca di andare avanti ed educare questi bambini cercando di non interrompere il ciclo di studi, cercando di farli giocare e guardando con speranza al futuro.
Ben diverse sono le testimonianze delle madri intervistate che, nei loro racconti, guardano a tutto quello che hanno lasciato alle spalle, con un senso di profonda impotenza.
Il reportage di Laura Tangherlini offre al pubblico italiano uno spaccato della prima e più difficile sfida per la comunità internazionale che il conflitto siriano sta in maniera sempre più massiccia producendo: un flusso di profughi sempre più grande che rischia di travolgere i vicini della Siria.
L’autrice non si sofferma solamente ai sempre più spaventosi numeri dei profughi siriani in Libano e Giordania ma ricostruisce in modo particolareggiato le differenti forme di accoglienza messe in campo dai due Paesi.
Ad arricchire il lavoro della giornalista italiana, contribuisce sicuramente lo spaccato e l’analisi sulle conseguenze di questa emergenza umanitaria soprattutto in Libano dove la situazione interna del Paese dei Cedri, come sta emergendo in questi ultimi giorni, sta riproducendo un fortissima divisione all’interno della comunità libanese tra coloro che sostengono Assad e coloro che lo combattono.